Nomi e insegne

Nomi e insegne

Aquila, Bruco, Chiocciola, Civetta, Dolfino (poi Onda), Drago, Elefante o Lionfante (poi Torre), Gallo, Giraffa, Istrice, Leone, Unicorno o Liocorno (prima ancora Stella e Leopardo e - finalmente - Leocorno), Lupa, Nicchio, Oca, Orso, Pantera, Quercia, Selvalta o Selva (ma talvolta anche Rinoceronte), Spadaforte, Tartuca, Val di Montone o Montone, Vipera.Per il nome le Contrade si erano chiamate, in origine, ad una chiesa o ad un santo. Ma quando, sul finire del secolo XV, cominciarono a prendere passione per gli spettacoli pubblici e per i giuochi del Campo, si procurarono uno stemma nuovo e un nome "da battaglia". Molte trovarono il proprio animale-simbolo nello zoo domestico, quello dei rioni e delle valli verdi, altri si ispirarono a regni esotici o della mitologia.

Nel periodo tra il XVI e il XVII secolo - dopo sporadiche apparizioni - sei di esse non si presentarono più nel Campo: Gallo, Leone, Orso, Quercia, Spadaforte, e Vipera. Le altre confermarono nomi e simboli.

Ecco la lista attuale corredata dal nome dei suoi appartenenti.

  • Contrada dell'Aquila: aquilini
  • Contrada del Bruco: brucaioli
  • Contrada della Chiocciola: chiocciolini
  • Contrada della Civetta: civettini
  • Contrada del Drago: dragaioli
  • Contrada della Giraffa: giraffini
  • Contrada dell'Istrice: istriciaioli
  • Contrada del Leocorno: leocaioli
  • Contrada della Lupa: lupaioli
  • Contrada del Nicchio: nicchiaioli
  • Contrada dell'Oca: ocaioli
  • Contrada dell'Onda: ondaioli
  • Contrada della Pantera: panterini
  • Contrada della Selva: selvaioli
  • Contrada della Tartuca: tartuchini
  • Contrada della Torre: torraioli
  • Contrada del Valdimontone: montonaioli

Araldica

Le insegne delle Contrade non furono sempre come quelle che oggi conosciamo. I più importanti cambiamenti, specialmente nel colore della bandiere, avvennero dal secolo XVI al secolo XVIII. Dopo si stabilizzarono. I colori subirono modifiche a causa dei moti politici e delle denominazioni delle diverse epoche, oppure a seconda del sentimento d'orgoglio e del capriccio delle Contrade... qualche esempio? L'Onda aveva la bandiera bianca e nera, ma nel 1713, in occasione di una solenne rappacificazione con la rivale Torre, decise di cambiare il nero con il colore del mare. La Tartuca nel 1847 aveva un'insegna gialla e nera, ma la fece gialla e bianca (i colori del Vaticano) sull'ondata degli entusiasmi per le riforme concesse da Pio IX; però, due anni dopo, delusa dal Papa, tornò alle tinte originali. Infine, nel 1858 mutò il nero con il turchino, perché i senesi in Piazza fischiavano la sua comparsa, in quanto il giallo e il nero erano i colori dell'Impero. L'Oca nel 1546 aveva un'insegna tutta verde. Nel 1702 fece la bandiera tricolore; ma, per gli eventi politici seguiti alla Rivoluzione Francese, nel 1799 dovette togliere il rosso, che rimise diversi anni dopo. Più famoso è il cambiamento ce fu imposto all'Oca dal 1849 al 1859 per ordine di Leopoldo II di Lorena: la Contrada dovette cambiare il rosso con il rosa, perché la sua bandiera era troppo "patriottica".

Curiosità

I sentimenti d'orgoglio e di emulazione hanno portato alcune Contrade a volersi distinguere anche per nobiltà ed a fregiarsi con un titolo particolare. Così sono Contrade NOBILI l'Aquila, il Bruco, il Nicchio e l'Oca; la Civetta è PRIORA, la Giraffa è IMPERIALE, l'Onda è CAPITANA e l'Istrice è Sovrana. Per ogni titolo c'è una motivazione:

L'Aquila è NOBILE per aver reso omaggio all'Imperatore Carlo V, il quale, riconoscente, le concesse il titolo nel 1536; Il Bruco è NOBILE in ricordo del contributo dato dai Brucaioli alla sconfitta di Carlo IV di Boemia nel 1369; Il Nicchio è NOBILE per il valore dimostrato dalle sue Compagnie Militari e Monteaperti nel 1260; L'Oca è NOBILE in virtù di un'antica battaglia a Montemaggio del 1145; La Civetta è PRIORA per aver ospitato nel suo territorio le prime adunanze dei 17 Priori che dettero vita al Magistrato delle Contrade (seconda metà del sec. XIX); la Giraffa è IMPERIALE per aver vinto il 1° Palio dell'Impero del 2 Luglio 1936, dedicato alle vittorie italiane in Africa Orientale (titolo conferitole da Vittorio Emanuele III); L'Onda è CAPITANA perché ai suoi armigeri era riservato il compito di mntare la guardia al Palazzo Pubblico (sec. XIV); L'istrice è SOVRANA per gli stretti rapporti che legarono questa Contrada all'Ordine Sovrano di Malta (titolo concesso dal Gran Maestro dell'Ordine nel 1980).