Alla Contrada vincitrice è dal Comune assegnato in premio un Palio (Drappellone di seta dipinto) dal quale la Festa ha tratta la sua denominazione. Alcuni giorni prima della Carriera il Drappellone viene presentato nel Cortile del Podestà di Palazzo Comunale in una cerimonia aperta al pubblico.
Secondo la tradizione, esso reca in alto, per la corsa del 2 Luglio, l'immagine di Maria Santissima che si venera nella Chiesa di Provenzano e per quella del 16 Agosto, l'immagine di Maria Vergine Assunta in cielo.
Il Palio rimane in proprietà della Contrada vincitrice, la quale però ha l'obbligo di restituire entro l'anno al Comune il piatto d'argento che lo sormonta.
Presentazione del Drappellone per il Palio del 16 agosto 2017
Onorandi Priori, Capitani, Autorità, contradaioli carissimi,
eccoci di nuovo riuniti, in questo giorno così speciale per la nostra comunità, per conoscere da vicino il Drappellone dedicato al bicentenario della nascita del grande scultore senese Giovanni Duprè e realizzato dalla giovane artista inglese Sinta Tantra.
Nei giorni del Palio abitiamo in un vortice frenetico di emozioni contrastanti, fatto di momenti di giubilo e di felicità, ma anche di delusione e tristezza. Sorrisi, abbracci, lacrime, parole sussurrate o gridate: tutto questo è la nostra Festa, che è al tempo stesso sfida e solidarietà, lotta e fratellanza, mistero e fascino. Saranno questi giorni di attesa e di strategie, di cene e di convivialità, di timori e di speranze. Il tutto culminerà nel grande dì della Carriera, quando ci libereremo del peso nobile che portiamo, come avveniva con la catarsi nella tragedia greca. Ma laddove nella tragedia classica vi era violenza, nel Palio c'è passione. Il Palio, in fondo, è uno straordinario atto d'amore.
E di amore oggi vorrei parlare, di amore per la nostra città e di amore per l'umanità. In un mondo che cambia, teatro di guerre mai del tutto sopite e di violenze, si fanno spazio odio e intolleranza. Siena ha la personalità che serve per esprimere il suo punto di vista autorevole sul nostro tempo, andando anche controcorrente se necessario, non cedendo a facili populismi senza cuore e senza ragione. Nel primo verso di “Squilli la fe'”, si legge: "S'armi e vinca l'onore / di te, dolce fiore, / Siena gentil!”. In questo verso ci sono forza e onore ma anche dolcezza e gentilezza, e la figura di un fiore, che rappresenta la bellezza. Nella gentilezza sta la nostra forza. Forti e gentili tra di noi, ma anche con chi viene da fuori. Siamo una città di grande cultura e forti tradizioni, culla dell'accoglienza e della cura agli ammalati, ai bisognosi e ai pellegrini. Una città di carità e di umanità. Dobbiamo contagiare il mondo con la nostra gentilezza, di modi e di spirito, e non farci contagiare dall'odio altrui, che non ci appartiene.
Se penso alla gentilezza, il mio pensiero va subito ad una persona cara che purtroppo ci ha recentemente lasciato, e che vi chiedo di ricordare con un applauso: Mauro Barni. Se ne è andato un grande senese, gentile di modi e raffinato di spirito, intellettuale e politico di altissimo profilo, contradaiolo appassionato, cittadino innamorato della sua città. La sua passione civica e la sua condotta morale siano di esempio per tutti noi. Come Sindaco, per me è stato sempre una figura di riferimento nell'azione amministrativa. Siena gli deve molto. Mauro, grazie per quello che hai fatto, la tua eredità è forte ed il tuo ricordo vivrà per sempre.
Viviamo tempi in cui purtroppo emergono e vengono alimentati sentimenti negativi, come la paura e l'insicurezza, che nella storia hanno partorito mostri. La paura acceca le persone ed è nemica della verità. Noi non dobbiamo avere paura, perché ha paura colui che è debole e incerto, che si sente solo, che segue il branco, che non conosce sofferenza e sacrificio. Chi vive in una comunità solidale e coesa come la nostra, chi ragiona con la propria testa, chi studia, chi lavora e conosce il sacrificio non ha tempo per la paura, perché ad essa preferisce la libertà. E la libertà nasce dall'amore, per sé stessi e per il prossimo. Martin Luther King ci ha insegnato che “la libertà finisce dove inizia quella degli altri”: non dovremmo mai dimenticarlo. La paura è dei deboli, l'amore è dei forti.
Il mio auspicio è quindi che Siena continui ad essere un modello di apertura e solidarietà, per affermare con forza i valori dell'uguaglianza e del dialogo. La nostra identità è forte e non ci deve spaventare l'incontro con l'altro, anzi, sia benvenuto.
Il Drappellone di Sinta Tantra che oggi presentiamo è, per l'appunto, un inno al dialogo interculturale e all'incontro tra mondi diversi, lontani tra loro sia per coordinate geografiche che per epoche storiche. Sono quattro gli ingredienti fondamentali di questo originalissimo Cencio: l'iconografia tradizionale e i colori della nostra Festa, sotto lo sguardo protettivo della Madonna Assunta in Cielo, in onore della quale si corre il Palio del 16 agosto; l'immagine della Saffo abbandonata di Giovanni Duprè, a cui questo Palio è dedicato; i colori vivaci ed il taglio grafico dello stile contemporaneo di Sinta; i riferimenti esotici che ci trasportano ad altre latitudini, nell'emisfero australe, con cui l'artista intende richiamare le sue radici indonesiane.
Riuscire a far convivere sulla seta tradizione e innovazione, classicismo con avanguardia era una sfida assai ardua, di fronte alla quale però Sinta non ha desistito. Il risultato è sorprendente.
La scelta di un'artista inglese ed allo stesso tempo internazionale riveste un significato particolare, che vorrei condividere con voi.
Il primo motivo è che in tempi di Brexit credo vada valorizzato e rafforzato il rapporto con il Regno Unito, che da sempre ha con Siena una relazione privilegiata (basti ricordare l'attività del British Council), anche per ricordare a tutti che l'Unione Europea è una conquista storica e politica a cui non vogliamo rinunciare, anche se molte cose non funzionano bene. Non buttiamo via il bambino con l'acqua sporca, ma rimbocchiamoci le maniche per costruire l'Europa di domani.
La seconda ragione è che in un'epoca in cui si innalzano muri e si militarizzano le frontiere, noi invece vogliamo costruire ponti di dialogo e di scambio culturale.
Questo Palio è anche questo.
Sinta Tantra, nata a New York da una famiglia di origini balinesi, ha vissuto e studiato a Londra dove si è formata ed affermata come artista. Cittadina del mondo, vincitrice di numerosi riconoscimenti, è conosciuta per i suoi murales site-specific e per le installazioni in luoghi pubblici, sparsi per il pianeta. La sua opera più nota si trova sul ponte di Chanary Wharf, uno dei più importanti centri direzionali di Londra, lungo più di 300 metri. Tra l'acqua e il cielo risaltano colorate le sue forme geometriche, le stesse che qui oggi ritroviamo nella parte inferiore di questo Drappellone.
Sopra questo mosaico contemporaneo giace l'elegante silhouette della Saffo abbandonata di Giovanni Duprè, opera marmorea del 1857 oggi esposta alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Lo stile neoellenico di Duprè viene ripreso da una linea grafica moderna che ne conserva però la forma. Le parole migliori con cui Siena può ricordare il grande scultore, nato duecento anni fa nella via che ora porta il suo nome, sono quelle incise nella targa posta sulla facciata della casa natia: “Questa umile casa […] rammenti ai figli del popolo a che riesca la potenza del genio e della volontà”.
Consentitemi, prima di concludere, di esprimere due ringraziamenti speciali.
Il primo è rivolto a tutti i dipendenti comunali, dagli operai ai dirigenti, perché senza il loro lavoro, il loro impegno e la loro professionalità il Palio semplicemente non si potrebbe fare. A volte si dimentica l'enorme lavoro che c'è dietro alla nostra Festa. Ognuno nella sua mansione, con ritmi serrati e tempi scanditi, svolge un ruolo prezioso e fondamentale, un tassello di un enorme puzzle che se venisse a mancare ne risentirebbe tutta l'organizzazione. Quindi grazie a tutti, come Sindaco ho l'onore di lavorare con una grande squadra affiatata che si supera ogni volta perché tutto si svolga alla perfezione.
Il secondo ringraziamento speciale è rivolto alle Contrade e a tutti i senesi, che in questi anni mi hanno sostenuto nei momenti di difficoltà, fatto notare errori dai quali imparare, bacchettato quando necessario e supportato per realizzare le tante cose importanti che abbiamo fatto insieme. Siena ha avuto un momento di difficoltà, ma ha reagito alla grande ed ora può affrontare a testa alta le sfide del futuro.
Quattro anni fa, quando diventai primo cittadino, ero emozionato per il mio primo Palio da Sindaco. Ora, dopo dieci Palii, mi rendo conto che l'emozione non passerà mai, perché troppo bella e unica è la nostra Festa.
Grazie a tutte e tutti, Viva la nostra Siena!
Bruno Valentini
Sindaco di Siena
10 agosto 2017
Cortile del Podestà, Palazzo Pubblico, Siena